Sabato 22 gennaio è stato conferito a Domenico Procacci il Premio Fellini 8 e mezzo per l’eccellenza artistica.
La qualità che più distingue il cinema prodotto da Domenico Procacci è quella del coraggio. Coraggio di dare vita ad uno sguardo diverso sul nostro paese e sulle nostre vite, coraggio di lavorare con giovani talenti a storie complesse e mai banali, coraggio di proporre un’idea di cinema nuova, ma, al tempo stesso, fortemente radicata in una tradizione curiosa e desiderosa di innovare quanto di rinnovare. E’ soprattutto, però, il coraggio di rischiare che, alla fine, “fa la differenza”. Come nella vita di ogni produttore i successi artistici non coincidono con quelli commerciali e viceversa, ma a prevalere è sempre la consapevolezza che solo “chi non fa non sbaglia” e che, al tempo stesso, il film in quanto tale è la prova di un percorso intellettuale, emozionale e cinematografico in grado di restare e di testimoniare.
Sono numerosi i film che nella sua storia ventennale la Fandango ha prodotto con passione e pazienza così come sono tantissimi i registi che fanno parte della factory costituita da Domenico Procacci. Da L’Ultimo Bacio a Respiro, da Le conseguenze dell’amore fino all’ultimo nato Qualunquemente che è stato già abbracciato dal pubblico italiano proprio in queste ore, fino ad arrivare a quel Gomorra in cui passione civile e grande cinema si sono sublimati in un unico capolavoro, Procacci ha dimostrato di avere tutte le qualità dei grandi produttori che lo hanno preceduto e il grande talento di chi è in grado di lasciare una traccia e una strada per chi lo vorrà seguire.
E’ per tutti questi motivi che gli viene conferito il premio Fellini 8 ½ , simbolo della passione e di quella ricerca di continua perfezione nella creazione cinematografica cui tutti i grandi tendono con la consapevolezza dell’inafferrabilità ultima di quel grande mistero che è il cinema.